domenica 1 settembre 2013

Stagione 2013/14, round 1

                           

                                 Siccome ho molta fretta, vado molto piano.
                                                         N. Bonaparte

Siete pronti per la nuova stagione sportiva?

Inizieremo lunedì 2 settembre con quindici giorni di rimessa in forma. Il menù della casa vi offrirà le seguenti pietanze:
  • corsa continua a velocità costante
  • potenziamento generale, con un particolare occhio di riguardo alla zona lombare e addominale
  • circuit training 
  • stretching statico
Non prendete paura, il programma sarà affrontabile senza troppi problemi!


Eccovi qui di seguito l'orario e i giorni delle sedute di allenamento:
  • lunedì 2 settembre presso il solito ex-bar di Massimo alle ore 19.45, dopo un breve saluto ci avvieremo verso l'argine del Bassanello ;
  • mercoledì 4 e venerdì 6 la seduta di allenamento si terrà negli impianti del Centro Sportivo 2000 alle ore 20.10;
  • lunedì 9 settembre presso il ponte del bassanello alle ore 19.50;
  • mercoledì 11 e venerdì 13 settembre l'allenamento si terrà negli impianti del Centro Sportivo 2000,ore 20.10.

A presto!

martedì 23 luglio 2013

On line le prossime messe in onda su RaiSport


Sabato 27 luglio ore 22.10 andrà in onda su Rai Sport 1 "Knock Out Action 7", mentre domenica 28 luglio, sempre su Rai Sport 1 sarà la volta di "D-Fight" alle ore 21.40. Si prosegue lunedì 29 luglio alle 21.30 su Rai Sport 2 con il Best Fighter – Coppa del mondo Wako 2013 che si è svolto a Rimini dal 31 maggio al 2 giugno scorsi; mentre mercoledì 31 luglio alle ore 21.00, sempre su Rai Sport 2, sarà la volta di Fighting Elite, l’evento che si è tenuto sabato 1 giugno scorso per presentare il nuovo progetto ELITE per gli sport da ring targato Fikbms.

domenica 21 luglio 2013

ATTENZIONE ATTENZIONE. FIGHT 1 SU RAI SPORT !

Due eventi FIGHT 1 vanno su Rai Sport per la gioia di tutti coloro che se li fossero persi
1) Thai Boxe Mania da Torino, durata un’ora e 9 minuti;  RAI SPORT 2 il 31.07 ore 23.00
 
2) Fight Night Valdarno, durata un’ ora e 35 minuti;  RAI SPORT 2 il 06.08 dalle ore 22.30
BUON DIVERTIMENTO !
 

venerdì 19 luglio 2013

LA BOXE IN TV

Venerdì 19 luglio SportItalia 2
Ore  09,00- 10,00 -19,00- 20,00 Repliche Ndiaye e Di Rocco
Ore  23,00  Pagliara vs Cipolletta



Sabato 20 luglio  Rai Sport 2
Ore 21,30 - 22,30  C. Italiano Di Silvio vs Lancia


http://news.boxeringweb.net/index.php 

domenica 14 luglio 2013

Miseria e nobiltà del maestro di boxe


Non c’è giorno che non si ripeta la medesima scena in molti paesi e città italiane, quasi alla stessa ora e con le medesime modalità.
Un uomo apre la porta di una palestra in attesa dei pochi o tanti che la frequentano, rappresentanti di un’umanità variegata, afflitta da mille problemi e aspettative diverse. All’interno il ring, gli attrezzi che oscillano dal soffitto, fotografie e manifesti appesi alle pareti e l’inconfondibile odore di fatica e sudore che nulla e nessuno riescono mai ad eliminare del tutto ed è bene sia così. Talvolta il contesto è persino con qualche pretesa d’eleganza, ma più spesso tutto è rimasto quasi inalterato attraverso i decenni e non è detto che non consista in ciò il fascinoso segreto di una palestra di boxe. I ragazzi si cambiano, cominciano ad allenarsi e si rivolgono all’uomo chiamandolo “maestro”, una parola che ormai nemmeno i bambini delle elementari adoperano più.
In latino significava il “più grande”. Poi col tempo venne usato per indicare coloro che occupavano importanti cariche politiche o militari e in seguito le persone abili in qualche arte o mestiere, sino a diventare infine sinonimo del “sapiente” in grado d’insegnare al prossimo. Quasi sempre ex-pugile, talvolta ricco di un glorioso passato, sovente con trascorsi senza acuti e riflettori, il maestro ha fatto del pugilato lo scopo e la malattia della propria esistenza. Quando la boxe era ancora una cosa seria e popolare, tante persone anche di lustro si davano di gomito per assumere incarichi di dirigenza nelle società dilettantistiche e su-su sino ai massimi livelli.
Poi la discesa e con essa la necessità di riempire le caselle a cui nessuno aspira più. Ed ecco il maestro ricorrere con crescente frequenza alla moglie, ai fratelli, ai figli, agli amici prestanome pur di far sopravvivere la palestra, pagando sia in termini di portafoglio che di energie familiari una passione che gli procura, se non soddisfatta, quasi crisi d’astinenza come se fosse tossicodipendente. Una realtà commovente, ma pure un enorme limite dell’odierna Noble Art, che non può aspirare ad una riscossa basandosi sull’affettuosa e paziente disponibilità di amici e parenti.
Il maestro non ha orari e probabilmente anche quando svolge il quotidiano lavoro “vero” per arrivare a fine mese, una parte del suo cervello resta sempre là, sulla panca degli spogliatoi, a pensare all’affitto da pagare, alle visite mediche, ai ragazzi che devono combattere e a come organizzare l’ennesima trasferta in giro per l’Italia. E’ come un cercatore d’oro…Fatica, ammattisce, urla, insulta, incoraggia, fantastica, litiga, s’infuria e si commuove per un esercito di ragazzi, ma soltanto pochissimi tecnici alla fine trovano la grossa “pepita” rappresentata dal campione che può dare un senso alla vita, mentre ai più non restano che le minuscole pagliuzze d’oro rappresentate da titolini locali, destinati a perdersi nel vento in un batter d’occhio.
Ma per quei suoi giovani allievi il maestro è spesso disposto a tutto, da gesti d’incredibile nobiltà alle più squallide meschinità, infatti ciò che lo “frega” è l’immensa passione alla quale non riesce a dare un limite, nonostante a volte basti una ragazzina che fa gli occhi dolci, una compagnia di amici “tiratardi”, un repentino amore per qualche altra cosa o l’insofferenza a stringere i denti, perché anche il più talentuoso dei suoi pulcini l’abbandoni dall’oggi al domani senza neppure fornire spiegazioni e sussurrare “grazie”, vanificando in pochi istanti anni di dedizione.
I pettegolezzi ai danni del collega al momento assente, le furibonde liti sulla scaletta del ring per un verdetto ritenuto ingiusto, gli anatemi lanciati ai “grandi” dirigenti seguiti da ossequiosi e servili atteggiamenti verso gli stessi, nella remota ipotesi di un invito ad un ritiro collegiale per un proprio atleta o all’assegnazione di un torneo di modesto valore, le infinite diatribe per 10 euro in più o in meno per un rimborso-spese, tutto ciò fa parte della leggendaria “miseria e nobiltà” del mondo di numerosi “maestri” che, in verità, il meglio di se stessi lo danno nella solitudine dello spogliatoio, 5 minuti prima e 5 dopo un match vinto o perso dal proprio pupillo, quando con gli occhi negli occhi gioiscono o soffrono insieme.
Il maestro è così e così bisogna prenderlo, dal momento che è la seconda colonna portante della boxe, accanto a quella rappresentata dal pugile che è stato, è e sarà sempre la prima, in assenza della quale tutto crollerebbe. Ama talmente i guantoni da diventare persino fragile, manipolabile, ingenuo e disposto a trasformare, se pensa possa essere utile, in un belato il ruggito che lo contraddistingue durante gli allenamenti.
Invece, proprio come il pugile, basterebbe che prendesse coscienza vera e profonda della propria indispensabilità per mettere sull’attenti tutto il mondo, dal momento che solo lui e i suoi ragazzi permettono che la leggenda della boxe sopravviva ancora, a dispetto delle mille e mille ferite visibili e invisibili che le vengono inferte.
Maestro.
Un titolo che non viene da un diploma ingiallito appeso al muro, ma da qualcosa che scaturisce da dentro e che nemmeno si può spiegare; qualcosa che tormenta la vita, ma chissà come e perché la rende ancora più meritevole d’essere vissuta.
Gualtiero Becchetti

giovedì 11 luglio 2013